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Alcuni dati sullo sviluppo eolico

Nel mondo

Negli ultimi anni si è verificata una crescita esponenziale della potenza eolica installata e della produzione di energia elettrica dal vento. Nel 2015 nel mondo è stata installata una potenza di 63 GW, con un incremento del 22% circa rispetto al 2014, raggiungendo una potenza totale di 433 GW. I maggiori installatori nel 2015 sono Cina (circa 129,3 GW), USA (74 GW), Germania (45 GW), India (25,1 GW) e Spagna (23 GW), con l’Europa 28 che globalmente totalizza il 32,7% della potenza eolica mondiale. L’81% della potenza installata nel mondo si trova in soli dieci Paesi: Cina, USA, Germania, India, Spagna, Gran Bretagna, Canada, Francia, Italia e Brasile.
Nel 2015 i maggiori sforzi per incentivare la potenza eolica installata vengono dalla Cina, che, con un incremento del 30,8% rispetto al 2014, raggiunge il 30% della potenza mondiale installata, e dagli USA, che con un incremento dell’8,6% raggiungono il 17%.
La posizione dell’Italia è sempre stata all’avanguardia, e nel 2014 l’Italia occupa il 9° posto nella classifica della potenza installata, dopo Cina, USA, Germania, India, Spagna, Gran Bretagna, Canada, Francia.
Nel 2015, l’eolico ha coperto il 3,7% dei consumi mondiali di elettricità, tuttavia in alcuni Paesi la produzione di energia eolica è una parte molto più importante del bilancio elettrico nazionale. Per esempio, nel 2015 in Spagna ben il 18% dell’energia consumata proveniva da fonte eolica, in Danimarca il 42%, in Irlanda e in Portogallo il 23%.

Figura 1 – GW eolici installati nel mondo (dati ENI)

In Italia

Le condizioni per la produzione di energia eolica in Italia non sono delle più favorevoli, a causa della conformazione allungata e stretta del territorio e della presenza di rilievi elevati, come l’arco alpino, che fanno da ostacolo ai venti.
Tuttavia localmente vi sono molte situazioni favorevoli, in particolare lungo il crinale appenninico adriatico e sulle isole, e grande potenzialità hanno gli impianti offshore.
Il 1994 è l’anno in cui la produzione di energia eolica inizia a comparire in modo interessante (e non più solo con impianti pilota o sperimentali) nel bilancio energetico nazionale, e da allora ha continuato a far registrare aumenti significativi. Nel 1994 l’energia eolica (con una produzione di 6 GWh) costituiva lo 0,02 % dell’energia prodotta da fonte rinnovabile, nel 2001 si passa (con una produzione di 1.179 GWh) al 2,14%, nel 2006 si balza al 5,6% (con una produzione di 2.971 GWh), ma è nel 2007 che inizia veramente il “salto di qualità”: nel 2007, l’energia eolica prodotta (4.034 GWh) ha costituito circa l’8% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e l’1,2% del bilancio elettrico nazionale (che considera l’energia prodotta più quella importata). La crescita dell’eolico è continuata anche negli anni successivi e nel 2014 ha raggiunto la quota 15.178 GWh.
Alla fine del 2014, in Italia risultano installati 1.847 impianti eolici.
La distribuzione non è uniforme nelle diverse Regioni. Il maggior numero di impianti si trova in Puglia (572 impianti), seguita da Basilicata (263), Campania (221), Sicilia (191), Sardegna (118), Calabria (111), Toscana (89), Emilia Romagna (56), Molise (35), Marche (35), Liguria (33), Abruzzo (29), Lazio (24), Veneto (17), Piemonte (15), Umbria (13), Trentino (9), Lombardia (7), Friuli Venezia Giulia (5) e Valle d’Aosta (4).

Per quanto riguarda la potenza efficiente lorda, alla fine del 2014 ha raggiunto i 8.703 MW, così distribuiti: Puglia (2.339 MW, il 26,9 % della potenza eolica nazionale), Sicilia (1.747 MW, il 20,1% della potenza eolica nazionale), Campania (1.251 MW, il 14,4%), Calabria (1000 MW, l’11,5%), Sardegna (997 MW, l’11,5%), Basilicata (475 MW, il 5,5%), Molise (370 MW, il 4,2%), Abruzzo (231 MW, il 2,7%), Toscana (121,9 MW, l’1,4%), Liguria (58 MW, lo 0,7 %), Lazio (51 MW, lo 0,6%), Emilia Romagna (19 MW, lo 0,2%), Piemonte (19 MW, lo 0,2%), Veneto (10 MW, lo 0,1%), Marche (9 MW, lo 0,1%), Valle d’Aosta (3 MW, lo 0,1%).
L’energia prodotta nel 2014 è stata pari a 15.178 GWh, e proviene per il 28,3% dalla Puglia, il 19,3% dalla Sicilia, il 13,5% dalla Campania, il 12,6% dalla Calabria, il 10,9% dalla Sardegna, il 5,4% dalla Basilicata, il 4,5% dal Molise, il 2,2% dall’Abruzzo, l’1,5% dalla Toscana. In tutte le altre Regioni la produzione di energia da fonte eolica è inferiore all’1%.
Si vede quindi come le Regioni dell’Italia meridionale e centrale siano le più produttive, grazie alle favorevoli condizioni dei venti lungo il crinale appenninico e sui rilievi delle isole, mentre la presenza delle Alpi condiziona negativamente lo sfruttamento del vento nelle regioni a ridosso dell’arco alpino.

Figura 2 – Produzione impianti eolici in Italia

Figure 3, 4 e 5 – Impianti Eolici in Italia (fonte GSE)

Scenari futuri

Secondo l’OWEMES (Offshore Wind and other marine renewable Energy in Mediterranean and European Seas) i futuri scenari dell’eolico indicano la Puglia come la regione con la maggiore estensione in km2 utilizzabili per l’offshore (2.932 km2), seguono le Marche (2.717 km2), Sicilia (1.772 km2), Sardegna (1.270 km2), Abruzzo (952 km2), Toscana (727 km2), Emilia Romagna (369 km2), Molise (292 km2) e Lazio (6 km2), per un totale di 11.686 km2 da poter dedicare allo sviluppo eolico.
Alle isole maggiori va la possibilità di contare su luoghi con una velocità del vento superiore (circa 7-8 metri al secondo) rispetto alla media degli altri siti (6-7 m/s), mentre la Puglia appare essere una delle regioni più interessate allo sviluppo di parchi marini.

Costo energia e normativa tariffe incentivanti

Il DM 23 giugno 2016 incentiva la produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili, diversi dal fotovoltaico, entrati in esercizio dal 1°gennaio 2013.
Gli incentivi possono essere richiesti per impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, oggetto di interventi di potenziamento o di rifacimento.
Icontingenti dii potenza previsti dal Decreto sono 800 MW per l’eolico onshore e 30 MW per l’eolico offshore.
Possono continuare a richiedere l’accesso agli incentivi del DM 6 luglio 2012:
gli impianti entrati in esercizio tra il 31 maggio e il 29 giugno 2016 che abbiano presentato o presentino domanda di accesso diretto entro 30 giorni dalla data di entrata in esercizio;
gli impianti iscritti in posizione utile nelle graduatorie delle Procedure d’Asta e Registro svolte ai sensi del DM 6 luglio 2012, per i quali non siano decorsi i termini per l’entrata in esercizio.
Potranno beneficiare delle tariffe incentivanti e degli eventuali premi del DM 6 luglio 2012 anche gli impianti che presenteranno richiesta di accesso diretto agli incentivi ai sensi del DM 23 giugno 2016 o risulteranno ammessi in posizione utile ai Registri del medesimo Decreto, purché entrati in esercizio entro il 29 giugno 2017.
E’ possibile presentare richiesta di accesso diretto agli incentivi fino al 31 dicembre 2017 o, in ogni caso, decorsi 30 giorni dalla data dell’eventuale raggiungimento di un costo indicativo massimo di 5,8 miliardi di euro l’anno, comunicato con delibera AEEGSI sulla base dei dati forniti dal GSE (Contatore FER).
Possono accedere direttamente ai meccanismi di incentivazione gli impianti eolici di potenza fino a 60 kW.

Figura 6 – Schema modalità accesso incentivi (fonte GSE)

Figura 7 – Tariffe incentivanti DM 23/06/2016

Emissioni evitate